Università di Pisa

Dipartimento di Ingegneria Meccanica,Nucleare e della Produzione

 

Studio di fattibilità di un impianto di smontaggio di elettrodomestici giunti a fine vita per il riciclaggio di materiali e componenti

(ricerca cofinanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa)

Responsabile scientifico: Prof. Marco Santochi

 

Generalità

Attività di ricerca

I risultati di questo progetto di ricerca sono caratterizzati da un elevato livello di innovazione che interessa sia gli aspetti gestionali, attraverso un software basato su una elevata interazione tra direzione dell'impianto e linea di smontaggio, che quelli tecnici, con la realizzazione di attrezzature e utensili innovativi.

Un aspetto interessante del software sviluppato è la possibilità di addestrare gli operatore tramite supporto multimediale: la tecnica non è nuova in assoluto ma lo è per la specifica applicazione trattata. Inoltre lo sviluppo di questo tipo di metodologia permette la sua generalizzazione a numerosi altri campi di applicazione.

Gli utensili e le attrezzature sviluppati all’interno del progetto rappresentano un prodotto innovativo della ricerca ed il loro uso può essere generalizzato per lo smontaggio di famiglie di prodotti diversi. A conferma di questo è il brevetto conseguito per "l'attrezzo per la rimozione ed il recupero dell'elemento di vetro di chiusura di un'apertura di alimentazione di una lavatrice (TO2003A00048)" e l'inizio della procedura per il conseguimento del brevetto relativo al "dispositivo per l'afferraggio e la movimentazione delle lavatrici ad oblò".

La postazione di smontaggio realizzata, completa di tutti i dispositivi di sicurezza, ha caratteristiche innovative, non esistendone altri esempi in Italia né in Europa.

Il modo di affrontare il problema del trattamento e smaltimento dei rifiuti ingombranti (in particolare grandi elettrodomestici) viene profondamente modificato dalla realizzazione dello studio di fattibilità proposto, in quanto fino a oggi il trattamento più utilizzato, dopo lo smaltimento in discarica, è la triturazione che, oltre a richiedere forti investimenti, non permette il recupero dei componenti riutilizzabili e, attraverso la dispersione di sostanze tossico nocive, può portare alla contaminazione dei materiali riciclabili.

La realizzazione dell’impianto di smontaggio proposto permetterebbe il miglioramento della gestione dei rifiuti ingombranti e la trasformazione di quelli che attualmente sono solo dei costi (di smaltimento e stoccaggio in discarica) in un utile derivante dalla vendita dei materiali o componenti recuperati; inoltre si verrebbero a creare nuove possibilità di lavoro anche per soggetti privi di qualifiche o specializzazioni particolari.