LANOMALIA DELLA SITUAZIONE ITALIANA
LA COPERTURA DEL FABBISOGNO ELETTRICO
La domanda nazionale di energia elettrica ha
raggiunto nel 1994 i 254 miliardi di kWh, con un aumento del 2,9% rispetto al 93 e
del 34% nellultimo decennio. Cosė come la penetrazione elettrica, anche il consumo
pro-capite di energia elettrica č in Italia il pių basso del mondo industrializzato.
Oltre che per la pių bassa penetrazione
elettrica e il pių basso consumo pro-capite, lItalia si distingue fra i paesi
industrializzati per altri due aspetti di fondamentale importanza: lelevatissima
dipendenza dallestero e la scarsa diversificazione delle fonti. Una
situazione che non trova riscontro in nessun altro paese industrializzato.
LA DIPENDENZA DALLESTERO
Il settore elettrico italiano dipende
dallestero per l80%. di gran lunga il valore pių elevato fra i paesi
industrializzati. Dopo la crisi energetica del 1973, infatti tutti i paesi hanno attuato
strategie finalizzate alla riduzione della loro dipendenza dallestero, riuscendo in
alcuni casi ad azzerarla o addirittura a divenire paesi esportatori (č il caso della
Francia).
Al contrario, la
dipendenza dallestero del settore elettrico italiano č in continua crescita.
LA DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI
Le politiche energetiche attuate dai paesi
industrializzati per la produzione di energia elettrica mirano alluso prioritario
del carbone di provenienza nazionale (se disponibile) e a diversificare la copertura del
fabbisogno residuo affidando in ogni caso il primo posto allenergia nucleare.
LItalia č il solo paese che continua ad
utilizzare lolio combustibile per produrre oltre il 40% dellenergia elettrica,
importando a tal fine pių olio combustibile di tutti gli altri paesi europei messi
assieme.
Per la copertura del fabbisogno residuo, avendo
rinunciato alla produzione elettronucleare, lItalia ricorre ad una consistente
importazione di energia elettrica di origine nucleare dallestero. La sola
diversificazione operata č consistita in una crescita del consumo di gas naturale.
IL RICORSO ALL'ENERGIA NUCLEARE DAREBBE UN CONTRIBUTO SIGNIFICATIVO
ALLA RIDUZIONE DELLA DIPENDENZA DALLESTERO, ALLA RIDUZIONE DELLIMPORTAZIONE DI
IDROCARBURI ED ALLA DIVERSIFICAZIONE DEL SETTORE ELETTRICO
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