Note


    1. Il principio di Fermat afferma che: "Il percorso scelto, da un raggio luminoso, per propagarsi da un punto ad un altro in un mezzo, è quello che minimizza il tempo di percorrenza". [BACK]
    2. L'equazione caratteristica è:

    .

    [BACK]
    3. Ricordiamo che l'energia associata ad un fotone è E = (h*c)/lamda.gif - 870 Bytes, dove h è la costante di Planck (h = 6,62*10 -34 J*s). [BACK]
    4. Numero di fotoni emessi od assorbiti in un'unità di tempo. [BACK]
    5. Ricordiamo che la costante di Boltzmann vale k = 1.38*10 -23 J/K e che la temparatura è misurata in gradi Kelvin. Inoltre che 1 eV = 1.602*10 -19 J. [BACK]
    6. In una sorgente lambertiana l'intensità del flusso luminoso è proporzionale al coseno dell'angolo formato dal raggio con la normale al punto di emissione.[BACK]
    7. Il coefficiente di riflettività da un mezzo, con indice di rifrazione n, al vuoto è pari a R = [(n - 1)/(n + 1)] 2 per un segnale incidente lungo la normale all'interfaccia.[BACK]
    8. Secondo la diffrazione di Bragg le due componenti del campo elettrico che si propagano nelle due possibili direzioni, trasversalmente al reticolo, interagiscono in maniera costruttiva o distruttiva.[BACK]
    9. La ionizzazione è provocata sia dagli elettroni che dalle lacune; per ogni ionizzazione, sia essa provocata da uno qualunque dei due portatori, viene comunque prodoto un elettrone che incrementa la Je(x).[BACK]
    10. Poiché la corrente è la derivata della carica rispetto al tempo, essendo h(t) l'impulso elementare di corrente, deve risultare che q_int.gif - 1115 Bytes.[BACK]
    11. L'appellativo "coerenti" di questi sistemi di trasmissione non si riferisce alla caratteristica del ricevitore di possedere circuiti di aggancio di fase della portante per effettuare una cosiddetta "rivelazione coerente" del segnale, così come si usa dire nel campo della radiotecnica (ad esempio, nella ricezione di segnali M-PSK o M-QAM per ponti radio ad alta capacità). Nel campo delle trasmissioni ottiche, l'aggettivo coerente si riferisce solo alla caratteristica di coerenza temporale di tutte le sorgenti ottiche coinvolte nel sistema, in contrapposizione ai sistemi IM/DD in cui tale caratteristica non è strettamente necessaria. [BACK]
    12. Nell'ipotesi PL >> PM, il numero RPLT/q di fotoni del LASER locale rivelati mediamente in un intervallo di bit T é molto maggiore del numero medio di fotoni/bit di segnale utile, ed é quindi necessariamente molto maggiore di 1.[BACK]
    13. Non si deve confondere la DPSK, che prevede codifica differenziale e demodulazione asincrona, con la demodulazione sincrona e decodifica differenziale di un segnale PSK con codifica differenziale, che richiede il recupero della portante, ed effettua la decodifica differenziale sui simboli decisi. Questo secondo sistema è talvolta indicato con l'acronimo DE-C-PSK (Differentially Encoded Coherent PSK).[BACK]
    14. Sono fabbricate e commercializzate fibre monomodo speciali dette a mantenimento di polarizzazione in cui il nucleo viene intenzionalmente sagomato a sezione asimmetrica (tipicamente, ellittica) cosicché il segnale luminoso può propagarsi solo se lanciato con un determinato SOP, che viene mantenuto durante la propagazione. Tali fibre sono di recente sviluppo e di diffusione limitatissima.[BACK]
    15. Un diverso tipo di AO a semiconduttore, su cui non insisteremo ulteriormente, è invece basato sull'amplificazione selettiva fornita da una struttura a cavità, identica a quella di un LASER Fabry-Pèrot. Ovviamente, si ha cura di mantenere la corrente di iniezione al di sotto della soglia LASER per evitare autoinneschi. Poichè l'amplificazione è in questo caso basata su un effetto selettivo, la banda degli amplificatori a semiconduttore Fabry-Pèrot è ridotta rispetto a quelli ad onda viaggiante (una decina di GHz contro alcuni THz).[BACK]
    16. Le componenti di rumore ASE centrate sulla frequenza 2f0 che nascono dalla conversione S-N vengono cancellate perchè il fotorivelatore agisce da filtro passa-basso di banda B[BACK]
    17. Questo fenomeno è analogo al four-wave mixing caratteristico delle fibre, e viene spesso impropriamente indicato con tale nome.[BACK]
    18. Alcuni recenti sistemi sperimentali compensano la distorsione per dispersione cromatica in III finestra realizzando un equalizzatore di segnale con componenti ottici passivi prima della rivelazione diretta. In particolare, il segnale viene trattato con una struttura del tipo "equalizzatore a linea di ritardo" in cui i ritardi sono realizzati con guide d'onda di varia lunghezza, e il valore dei coefficienti del filtro viene imposto realizzando combinatori ottici dei vari segnali ritardati con rapporti di combinazione diseguali.[BACK]
    19. Poichè si renderà necessario analizzare la propagazione del segnale in fibra in regime nonlineare, non sarà più possibile condurre un'analisi in campo frequenziale, ma ci si dovrà ricondurre ad una equazione temporale di propagazione per poter mettere in conto anche le nonlinearità.[BACK]
    20. Un rapporto di divisione (split ratio) pari a 90/10 è, generalmente, assegnato a splitter destinati al passaggio da fibra monomodale a multimodale.[BACK]
 


[Indice Capitoli] Indice Capitoli       Ritorna all'inizio[To TOP PAGE]       Bibliografia[Bibliografia]


Alessandro Nordio, Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Facoltà di Ingegneria, Pisa, © Copyright 1998-99.