Il progetto sottoposto all'attività di controllo ha riguardato la messa in sicurezza dei
versanti lungo le Strade Provinciali n. 2 e 20 da Sesto di Moriano al Ponte di Campia
(ordinanza D.P.C.M. 3057 del 21 Aprile 2000). Gli interventi previsti dal progetto sono
risultati suddivisi in 3 lotti funzionali, rispettivamente articolati su quattro, sette
e dieci cantieri per un totale di 21 cantieri, od "aree", di cui è stato necessario
controllare l'avanzamento in funzione di una ottimizzazione dell'esecuzione delle opere
e dell'interferenza con la circolazione stradale.
Nei diversi cantieri si contemplavano opere che andavano dal taglio della vegetazione e
disgaggi, ad opere di ingegneria naturalistica, a scavi e fondazioni per opere di sostegno,
a opere di sistemazione e regimazione delle acque dei versanti; il ripristino delle
pavimentazioni stradali concludeva in molti casi l'attività di cantiere.
Per l'attività di controllo e pianificazione si è scelto di utilizzare il già ricordato
prodotto software Microsoft Project, in considerazione sia della sua diffusione, sia della
sua integrazione con altri prodotti di Office Automation, nonché ovviamente per le qualità
del prodotto stesso. Questa scelta ha comunque richiesto una conoscenza non elementare delle
modalità di utilizzo del software, direttamente rapportata alle potenzialità di sviluppo
dell'informazione da esso ottenibile.
Tutti i passi di seguito descritti sono stati condotti in duplice interazione con la
Direzione dei Lavori, la quale ha di volta in volta fornito le informazioni di input necessarie
e quindi ha congiuntamente rivisto con i responsabili della ricerca i risultati di output.
Prima di dare inizio alla fase di immissione dei dati è stato compiuto inoltre un sopraluogo su
tutta l'area interessata dall'intervento, congiuntamente alla Direzione dei Lavori.
Il punto di partenza sono state le previsioni delle durate delle singole attività che, cantiere
per cantiere, formavano oggetto del progetto esecutivo, redatto dall'Ing. Giambattista Bonaldi.
Questo ha comportato la redazione di un primo elaborato intermedio "Situazione allo Stato
Iniziale di Progetto", per il quale si è comunque dovuto procedere ad alcune aggregazioni di
gruppi di attività, quali ad esempio quelle relative al ripristino delle pavimentazioni, che
nel progetto iniziale comparivano eccessivamente disperse. Sempre per poter redigere questo
Stato Iniziale è stato necessario fissare le relazioni di precedenza ed i collegamenti tra
attività, lotto per lotto e cantiere per cantiere. Tutta questa fase di input ha reso poi
possibile il riallineamento dei tempi di inizio effettivo dei lavori e la produzione dei
successivi elaborati di controllo al 22/VI/2001, al 30/VII/2001 ed al 15/X/2001 (controllo conclusivo),
anche se, naturalmente, in alcuni casi si è dovuto ricorrere a rettifiche puntuali sia delle
relazioni di precedenza sia delle durate di attività, ovviamente in accordo con la Direzione
dei Lavori. Queste rettifiche, così come gli scostamenti tra previsione e tempi effettivi,
sono stati riportati negli allegati con simboli speciali ed evidenza grafica. Nei diversi
elaborati di controllo intermedio risultano inoltre evidenziate le attività cosiddette critiche,
cioè quelle attività il cui eventuale ritardo comporterebbe un ritardo sull'intero progetto.
In ogni elaborato è riportato un quadro sinottico della percentuale di completamento per
ciascun cantiere (area) costitutivo dei tre distinti lotti funzionali, rappresentativo, di
volta in volta, dello stato di avanzamento del progetto complessivo.
I due controlli intermedi al 23/VI/2001 e al 30/VII/2001 non hanno evidenziato, limitatamente
alle attività in atto a quelle date, particolari problemi sul rispetto delle tempistiche
previste. I controlli hanno comunque permesso di evidenziare lo stato complessivo di avanzamento
dei lavori alle rispettive date. I due documenti sono quindi da considerare una sorta di
verifica e conferma del rispetto del programma di lavoro.
Per quanto riguarda il controllo conclusivo, rappresentato nell'elaborato del 15/X/2001,
si è invece avuto la possibilità di mettere in evidenza come con i valori previsti si rischiasse
di superare le date di traguardo per l'area 4A. C'è motivo di ritenere che, anche a seguito
di questo risultato, sia stato possibile intervenire tempestivamente per accelerare
l'esecuzione delle specifiche attività interessate in modo da rientrare nei tempi di
ultimazione previsti dal contratto.
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